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l'etereo
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Fu la stessa notte della grande battaglia di Mikedemia, proprio mentre le spade del re degli inferi Asmodeus e di re Leonrod si scontravano per le sorti del regno, che il tempio di Grumbar, sommo elementale e dio della terra, venne saccheggiato approfittando del tumulto della guerra.
Asmodeus infatti, per evitare che i guardiani del tempio potessero scendere in battaglia a fianco delle truppe fedeli al re, inviò i suoi imponenti sottoposti, Kmer e Pdor, a distruggere il tempio. Vana fu la resistenza dei protettori del dio: Sir Xoel e Sir Alde che, ancora giovani e inesperti, vennero sopraffatti dagli inviati infernali.
Per evitare future vendette Kmer prese le loro armature magiche e le loro spade lanciando con la sua forza disumana tutto l'equipaggiamento nei reami più remoti.
Se scudi e spade vennero spezzati quel triste giorno altrettanto non si può dire dello spirito guerriero dei due protettori che, traendo forza dalla fede nel loro dio solida come le radici delle montagne, si preparano da allora al loro ritorno e alla loro vendetta. Si sentono addirittura delle voci tra i vecchi minatori di Faerûn che la terra trema più che in passato, segno che il dio stesso è inquieto e vorrebbe giustizia.
Per ritrovare le loro armature e il loro onore dovranno viaggiare per terre selvagge, affrontare gli abissi più profondi, superare labirinti antichi e affrontare lo stesso signore degli inferi. Mentre sognano queste e altre avventure i loro primi passi portano alle fogne sotto la città dove, regina di quel mondo sotterraneo, Lotren attende...
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l'etereo
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Sono passati solo due giorni da quando i guardiani hanno deciso di lasciare le rovine del tempio di Grumbar per percorrere la strada delle redenzione ma sembrano mesi se ripensano alle avventure trascorse.
In ordine sparso hanno: liberato le fogne, ucciso un lich, sterminato il re dei goblin e poi il suo lontano parente il signore dei coboldi, portato dei rifornimenti al lago baal schivando invisibili delle manticore feroci, si sono finti minatori nelle miniere di Thoranvil mostrando una malachite precedentemente acquistata da un furfante ad Axerna, lo stesso furfante a cui hanno sottratto le 5000mo garantendosi l'affiliazione a una locale associazione di loschi individui. Hanno inoltre recuperato un rarissimo liquore al prezzo di 1 milione di mo solo per placare un irato commensale alla taverna di Thoranvil venendo ringraziati dal titolare. Non hanno trascurato nemmeno l'aspetto accademico avendo imparato i rudimenti di un antico linguaggio grazie al gentile scrivano dell'ormai distrutta Mikedemia; per non farsi mancare nulla hanno infine aiutato il mago della tenda a recuperare sei pietre magiche in grado di controllare spazio e tempo creando un magico portale di teletrasporto.
Sir Xoel e Sir Alde stavano finalmente seduti in pace nella casa dell'elfa Galaviel riprendendo fiato e spirito dopo le vicissitudini trascorse quando la terra tremò. Una singola scossa e un rombo basso e cupo sembrarono oscurare la stanza e Galaviel, sollecitata da un'antica forza, ebbe una delle sue visioni: una tomba di ghiaccio, lontana nel paese delle nevi a est e una spada, non brillante e affilata ma grezza e imperfetta, come un frutto della terra.
Che sia un messaggio del loro dio? Un dono da parte di Grumbar segno della bontà del loro cammino?
Rinfrancati e con il cuore gonfio di speranza dopo il segno divino ricevuto i due protettori si rimisero subito in marcia, coscienti purtroppo di essere ancora troppo deboli e inesperti per avventurarsi verso la tomba ghiacciata della visione. Un nuovo giorno sorge sui tetti dell'accampamento e chissà quali avventure ha in serbo il destino per i due fedeli di Grumbar, ignari di tutto tranne che della loro incrollabile fede.
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Discepolo di Mammon
DM di Necronomicon 9
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Dura come la pietra e fredda come il suo geloso custode, una lama ruvida e tempestata di aculei... l'impugnatura, ricoperta di asperità taglienti, la rende praticamente impossibile da impugnare ai più.
Laddove molti armigeri avevano fallito, pochi impavidi guerrieri sono riusciti a brandirla.
Essi raccontano di un fatto tanto curioso quanto incomprensibile: più essi la stringevano con i guanti d'arme, più le spine dell'elsa entravano nella loro carne... ma il dolore iniziale svaniva invece che aumentare, ed un fremito percorreva le loro braccia, rendendoli più forti, più vigorosi, più veloci nel colpire!
Edited by Blaze91 - 28/5/2020, 21:28
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2 replies since 26/5/2020, 19:27 153 views
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